apre la raccolta del 23 racconti di Reuveni benché non sia stato il primo a essere stampato.
Reuveni decise di metterlo per primo perché in esso si delinea il conflitto fa “mondo piccolo” e “mondo grande” che è al cuore di tutta la sua opera.
Il mondo piccolo è la coscienza dell'individuo e il mondo grande sono le forze naturali, politiche, sociali e psicologiche con le quali la coscienza deve conferontarsi.
Questo conflitto viene qui descritto in condizioni sterili, da laboratorio, ma è lo stesso conflitto che riapparirà in contesti più complessi. Il racconto descrive la presa di cosciena derivante dall'intervento di una forza oscura ed estranea nell'ambiente noto e consolidato.
Mutele, il bambino di cinque anni e mezzo al centro della storia, vede il suo mondo messo in crisi a causa dell'intervento della morte.
Titolo originale זעזוע ראשון
La prima batosta, descrive l'individuo di fronte alle forze sovrastanti della natura e della società in un ambiente sterile. Della vita di ogni giorno di quei personaggi non sappiamo nulla.
Dei personaggi di questo racconto, il cui tema principale è l'uso della forza in tempi in cui Tolstoj predicava la non violenza, sappiamo, invece, tutto.
Sorge così la domanda. Gli ebrei dei villaggi dell'Europa orientale prima della Shoà erano meglio dei cristiani?
La risposta che emerge da questo racconto è: no!
Reuveni è nato in Ucraina e là ha vissuto sino a 17 anni e per sua natura non poté imparare alcuna professione, e nel suo cervello non entrava niente altro che ciò che lo interessava. Non imparò né grammatica, né matematica. Disse ai suoi genitori che nel suo stato di mancanza di istruzione era meglio andare in America. Gli diedero 100 rubli e quasi diciottenne partì. Là fece ogni genere di lavoro. Di mattina passava davanti ad una fabbrica e chiedeva: “need any help?” e così passò due anni. [Ehud Ben-Ezer].
L'autore non solo visse negli Stati Uniti dal 1903 al 1905 in condizioni simili a quelle descritte nel racconto ma conosceva molto bene la letteratura americana che descriveva la vita degli oppressi.
Tradusse La giungla di Upton Sinclair.
La fabbrica ne Lo stecchino e il manicomio in questo racconto rappresentano allegoricamente l'America. La differenza è che nel primo l'eroe alla fine capisce che non c'è differenza tra l'ingiustizia della fabbrica e quella della società, mentre qui l'eroe è così impegnato a integrarsi nella scocietà che si illude che solo "dentro" manchi la libertà.
Titolo originale בבית הפרפא
La prima forma di autodifesa armata nella Terra d'Israele in epoca ottomana fu la sorveglianza dei villaggi agricoli.
Pubblicato nel 1914, fu accolto con entusiaדmo nell'ambiente sionista e venne persino usato come materiale di propaganda nelle federazioni.
Ma dietro ogni divisa si nascondono le paure e le aspirazioni dei singoli, a volte uomini e a volte caporali.
Un racconto avvincente per gli amanti di Tex Willer.
Titolo originale על יד הקיר
Dopo la rivoluzione russa del 1905 l'autore nasconde armi in cortile col fratello maggiore che diventerà il secondo presidente di Israele col nome Itzhak Ben Zvi. Il futuro presidente riesce a scappare, mentre il nostro viene catturato e mandato in Siberia. Dopo due anni scappa e con un viaggio duranto una anno che passa anche per le Haway e la Cina arriva in Terra d'Israele. Ma non tranquillizzatevi. Questa agghiacciante storia ambientata nel lontano oriente non è un racconto esotico.
Palestina sotto mandato britannico, anni 30. In un villaggio ebraico a venti minuti di corriera da Tel Aviv un padre e una figlia si incontrano venti anni dopo.
Titolo originale אחרית אונו