Lo scopo di questo sito è di aumentare l'interesse per la letteratura ebraica antecedente la fondazione dello stato di Israele.
Non ho intenzione di trasformarmi in editore-fai-da-te e, se tiro fuori qualcosa dal cassetto, è solo nella speranza che un editore, vedendo l'interesse per l'argomento, si faccia avanti.
Nella prefazione a quest'ultima trovate: “La nostra tesi è che essi [i romanzi contenuti nella antologia] si collocano ai più alti livelli della letteratura mondiale, e ci proponiamo di attrarre l'attenzione su questi scrittori prestigiosi e sul loro significativo contributo al genere del romanzo, senza dover ricorrere all'aiuto della politica o della sociologia...” e ancora “un altro pregiudizio che va immediatamente eliminato è che la letteratura ebraica sia un fenomeno recente... esso precede la nascita dello stato di almeno cinque decenni e non è ristretta a quella striscia di terra che corre lungo il Mediterraneo”.
Sono passati 25 anni ed eccomi qua con le stesse identiche precise intenzioni.
Sono riuscito a fare un passo avanti con la pubblicazione della prima parte della trilogia di Reuveni Sino a Gerusalemme, In principio confusione e paura, Einaudi, 2018. Un atto coraggioso da parte di Mauro Bersani, direttore della collana Letture, che ha capito, al pari dell'autore della prefazione che ho citato, di trovarsi davanti a un classico della letteratura ingiustamente poco conosciuto.
Il nome di questo sito viene dal libro Il mare di Gerusalemme, 18 scrittori israeliani raccontano, pubblicato nel 2016 da Stampa alternativa con mia traduzione. Si tratta di una antologia che ospita assieme esordienti e scrittori già pubblicati. Proprio durante la traduzione di uno di essi, L'amico di A. Reuveni, ho iniziato questa avventura di archeologia letteraria alla riscoperta di tesori nascosti.