La sola opera tradotta in italiano è il racconto breve La regina pubblicato in  Carosello di narratori israeliani, Edizioni Martello, 1958. 

Nato a Gerusalemme nel 1886 da una famiglia di rabbini sefarditi diventa un entusiasta sionista.

Il titolo originale dell'opera sarebbe stato  I contorcimenti di un uomo  ma anche al traduttore inglese che ha scelto In darknes striving non è piaciuto.

Titolo originale נפטולי אדם

Dio è morto a Damasco

Qualche riga di commento

A Damasco sotto mandato francese negli anni 20 Rahamo, ebreo cinquantenne cieco e di bell'aspetto vive da raffinato gaudente grazie alla ricca rimessa mensile del figlio in America. Non rispetta nessuna norma religiosa, non va mai in sinagoga, ama corteggiare le donne, soprattutto se popolane e diponibili, ed è molto colto. Nessuno sa niente del suo passato. Incontra per caso il direttore e un insegnante della scuola ebraica e si appassiona all'ideale sionista che nello stesso periodo sta facendo passi da gigante sotto il mandato britannico. Grazie alla comune “fede” sionista una sera acconsente a raccontare ai due la storia della sua vita.

La storia della vita di Rahamo ricorda quella di Giobbe. Ventenne, sposato con due figli, gira per i paesi attorno a Damasco per vendere la merce del negozio del padre. Ama guardare le donne, baciarle, toccarle e qualche volta “conoscerle”. Incontra una giovane divorziata senza figli, Shafikah, se ne innamora, riamato, e proprio quando lei gli dichiara la disponibilità a farsi ebrea e scappare con lui in Egitto inizia la catastrofe. Viene assalito e acciecato dai parenti dell'ex marito di Shafikah, entra in profondo stato di depressione, gli muore un figlio, il padre e Shafikah e manda via la moglie con l'unico figlio rimasto. Quando tutto gli andava bene Rahamo era convinto che ciò avvenisse per volontà del Cielo. Quando tutto è perduto prima cerca di placare quella che lui ritiene l'ira divina attacandosi alla fede e poi si allontana completamente da Dio grazie a uno psicologo arabo che conduce una clinica psichiatrica nella quale si cura con la parola e c'è persino il lettino basso alla Freud. Rahamo pone l'umanesimo come valore supremo e riempie il vuoto lasciato dalla religione col patriottismo.

Questo libro esce nel 1929 anno dei moti antiebraici in Palestina. L'autore che è nato a Gerusalemme, servì come interprete nell'esercito turco durante la guerra e negli anni 20 fu per cinque anni direttore della scuola ebraica di Damasco, fa suo l'ideale sionista di costruzione di un ebreo nuovo basato non più sulla religione che ha tenuto assieme gli ebrei in 2000 anni di diaspora ma sullo spirito di patria.

Perché questa storia dovrebbe interessarci oggi al di là della rivisitazione in chiave moderna della vicenda bibblica di Giobbe, della storia d'amore impossibile tra un ebreo e una mussulmana e di una clinica psichiatrica all'avanguardia in cui si fa uso della parola come metodo principale di cura? Perché la sostituzione dei valori tradizionali di Dio e famiglia con l'umanesimo – alla base del laicismo che impera nel segmento della società oggi dominante in campo economico, culturale e militare – crea una spaccatura sempre più forte col segmento religioso attualmente subalterno e l'Iran ci insegna che le forze in campo si possono ribaltare.

La sposa odiata

La vicenda di Daùd (Davide in Arabo), ebreo originario del Marocco, si svolge a Gerusalemme tra il 1888 e il 24 luglio 1918, giorno in cui venne posata la prima pietra della Università Ebraica.

Sullo sfondo della fine dell'Impero Ottomano, la I Guerra Mondiale e l'arrivo degli inglesi Daùd è combattuto tra la incontenibile pulsione a corteggiare le donne, amare ed essere amato, e il mantenere lo status sociale elevato che il lavoro e la stabilità famigliare gli garantiscono.

La modernità, qui rappresentata dalla devozione al lavoro e dalla famiglia, non riesce a fare quello che si propone l'ebraismo, ovvero canalizzare e santificare le pulsioni del corpo.

Daùd è un perdente che, invece di lasciarsi distruggere, sceglie il non capisco ma mi adeguo.

Titolo originale אשתו השנואה

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